Quali sono le patologie più frequentemente trattate dal chirurgo generale?

Alcune delle patologie più frequentemente trattate dallo specialista in Chirurgia Generale includono (per un maggiore approfondimento consulta la pagina dello specialista):

• Appendicite: infiammazione dell’appendice che richiede solitamente un intervento di appendicectomia.
• Ernie addominali: protrusioni di un organo attraverso la parete addominale, spesso trattate chirurgicamente per prevenire complicanze.
• Malattie della colecisti: come i calcoli biliari, che possono richiedere la rimozione della colecisti (colecistectomia).
• Tumori: gestione chirurgica di neoplasie benigne e maligne che coinvolgono vari organi, come il colon, la mammella e la tiroide.
• Patologie del tratto gastrointestinale: tra cui ulcere perforate, diverticolite, e occlusioni intestinali.
• Malattie del retto e dell’ano: incluse le emorroidi, fistole e ascessi che possono necessitare di interventi chirurgici.
• Lesioni traumatiche: riparazione di ferite, fratture ossee o lesioni interne causate da incidenti.

La visita chirurgica: come si svolge

Una visita chirurgica è fondamentale per valutare la necessità di un intervento e per pianificare il trattamento adeguato. Ecco le fasi principali della visita:

1. Anamnesi: La visita inizia con una raccolta dettagliata della storia clinica del paziente. Il chirurgo chiederà informazioni sui sintomi attuali, precedenti interventi chirurgici, malattie croniche, farmaci assunti e storia familiare di patologie. Questa fase è cruciale per individuare eventuali fattori di rischio e per pianificare il percorso terapeutico.
2. Esame Fisico: Dopo l’anamnesi, il chirurgo procede con  la valutazione approfondita della zona d’interesse attraverso l’esame obiettivo che può includere:
   • Palpazione: per valutare la presenza di masse o dolore localizzato.
   • Valutazione con particolari manovre manuali delle condizioni dell’addome e delle aree interessante dal problema.
3. Diagnosi: Basandosi sulle informazioni raccolte e sull’esame fisico, il chirurgo può formulare una diagnosi. In alcuni casi, potrebbe essere necessario approfondire con ulteriori esami diagnostici, come:  
   • Risonanza Magnetica (RM): per visualizzare dettagliatamente organi e tessuti.
   • Tomografia computerizzata (TC)
   • Ecografia
   • Endoscopia: per esaminare dall’interno organi come lo stomaco e l’intestino.
4. Trattamento: Una volta stabilita la diagnosi, il chirurgo prescrive il trattamento più adeguato, che può includere:
   • Interventi chirurgici: come l’asportazione di un tumore, la riparazione di un’ernia, o la rimozione di un organo malato.
   • Terapia post-operatoria: includendo farmaci, fisioterapia, o monitoraggio post-chirurgico.
5. Follow-up: Dopo l’intervento, il chirurgo programma visite di controllo per monitorare la guarigione e assicurarsi che il trattamento sia efficace. Il follow-up è essenziale per prevenire recidive e gestire eventuali complicanze.

Chirurgo Generale Quarrata

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Dott. Angelo Allocca – Specialista in chirurgia generale