Dobbiamo sapere che il colesterolo è un elemento prezioso per il corpo poichè fa parte delle nostre strutture fondamentali ma quando si trova in eccesso nel circolo sanguigno può provocare malattie cardiovascolari anche gravi. L’alimentazione ha un ruolo di primo piano nel ridurre o aumentare il colesterolo ematico.
Una alimentazione che tenderà a fare aumentare il colesterolo ematico è ricca di grassi saturi idrogenati e trans, presenti particolarmente nei prodotti da forno industriali, per cui si consiglia di fare attenzione alle etichette e evitare i prodotti che riportano questa dicitura. Limitare inoltre i cibi molto grassi e lavorati, come insaccati o alcuni formaggi con alto contenuto di grasso (gorgonzola o mascarpone). Uova e formaggi (soprattutto formaggi freschi), se assunti nella giusta dose non rappresentano un pericolo.
Dato che il colesterolo può essere sintetizzato a partire da un eccesso di carboidrati, è importante anche scegliere cibi a indice glicemico basso, evitare bibite zuccherate e in generale evitare di mangiare fonti di carboidrati senza accompagnarli con fibre e proteine.
Una dieta “anticolesterolo” sarà invece ricca di acidi grassi polinsaturi (PUFA) che agiscono aumentando la frazione di colesterolo “buono”, per cui si raccomanda di consumare cibi che li contengono come pesce, frutta secca e olio di lino e/o semi di lino.
Le fibre alimentari, contenute in frutta, verdura, legumi e cereali integrali ha una azione pocolesterolemizzante, soprattutto i beta glucani contenuti in orzo, avena e funghi. La quotaraccomandata di assunzione di fibre è di circa 30 gr al giorno, che si raggiunge con due porzioni di verdura (200 gr circa per pasto), e una di frutta al giorno. Il bergamotto e lecitina di soia contribuiscono all’abbassamento del colesterolo ematico.
Il colesterolo può aumentare anche in caso di problemi al fegato o per sensibilità individuali ad alcuni alimenti, per cui se il suo valore è alto è sempre buona norma rivolgersi a uno specialista che valuterà i fattori individuali che possono provocare un eccesso di colesterolo.
Alessia Tempestini, Biologa nutrizionista Torna alla Home